Esperimenti per costruire cultura. Un bilancio (preventivo?)

Il Bufalo ha compiuto due anni ad aprile (2014). Non pensate però di non essere stati invitati al suo compleanno. Una rivista non periodica ha scadenze tutte sue, e il Bufalo festeggerà, com’è giusto, insieme all’associazione che lo promuove, finanzia e ospita: Il Tassello Mancante, che a ottobre inaugura il suo nuovo anno associativo (nella pagina a fianco trovate tutti i dettagli di Eco-librarsi il festival sulla sostenibilità ambientale organizzato per l’occasione).

I mesi che hanno preceduto questo numero ci hanno fatto riflettere sull’identità di questa rivista, sulla composizione della redazione, sulla grafica, sul sito: questo numero vuole essere una sorta di nuovo numero zero, nella speranza di poter continuare ad appassionare i nostri lettori affezionati e coinvolgerne di nuovi. Le rubriche che troverete sono quelle di sempre, ma con alcune interessanti novità (scorrete pure l’indice alla ricerca degli intrusi). Quello che non mancherà è la nostra ambizione di parlare di tutto: musica, teatro, cinema, fumetto, attualità, letteratura, viaggi, con una redazione che mese dopo mese accoglie firme nuove e offre spazio a chiunque, con passione e interesse, si impegni a osservare la realtà circostante.

Il nostro lavoro di redazione è alla ricerca di una definizione flessibile e ampia della parola “cultura”, la parola più malintesa e maltrattata di sempre. Ho l’impressione, infatti, che tutti quelli che lavorano con le parole, dai politici ai giornalisti, evitino di confrontarsi con la complessità e imprendibilità di questo concetto, e che lo facciano in modo malizioso, per evitare di ammettere di non esserne in grado. Noi non siamo tanto ambiziosi da pensare di trovare una definizione univoca, ma vogliamo almeno provare a porci il problema: che cosa significa fare una rivista culturale oggi?

La sola risposta che ora ho in mente è che la scrittura è lo strumento che serve a fissare le idee, a renderle comunicabili, a stabilire un contatto con persone anche distanti. Scrivere è anche costruire una lingua comune, attraverso il confronto con i propri lettori. In qualche modo forma è sostanza.

Purtroppo però, quando penso che questo è quello che stiamo facendo, realizzo che abbiamo sbagliato una cosa, in questi due anni: non vi abbiamo cercato abbastanza. Sì, voi, voi lettori. Abbiamo sempre pensato che bastasse scrivere qualcosa di sufficientemente interessante per produrre un cambiamento, ma non è così. Il cambiamento si produce col dialogo, il confronto, lo scontro. Per questo vorremmo vedervi in faccia, conoscervi, sapere quanti anni avete, che lavoro fate, dove ci avete conosciuto. Il 5 ottobre (2014), al festival Eco-librarsi potrebbe essere una buona occasione per poterci incontrare di persona, perché nella sede del Tassello Mancante racconteremo le nostre storie, il nostro Bufalo, la nostra redazione. Sappiamo bene che, però, molti di voi non potranno esserci ed è per questo che vi invitiamo a scriverci per email (trovate tutti i nostri indirizzi nella quarta di copertina) e a visitare (spesso!) il nostro sito web www.ilbufalo.it, per commentare, rileggere, scoprire chi siamo e cosa pensiamo. Infatti, per ovviare con colpevole ritardo alle nostre mancanze, in occasione del lancio di questo numero stiamo realizzando un nuovo sito, che ospiterà tutto quello che trovate in queste pagine e anche tante altre sorprese, notizie, appunti. Dopo due anni, la nostra voce abbiamo imparato a conoscerla bene, nelle riunioni di redazione, nelle telefonate, nelle serate davanti a una pizza.

Adesso è della vostra voce che abbiamo bisogno.

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